Infinityhub su Class CNBC – Milano Finanza, lancia la startup benefit VENICE LIGHTYEAR

Video disponibile su http://https://video.milanofinanza.it/video/crowd-italia-del-08-03-2021-IJ2sp6GPSuTx

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Il progetto si chiama Venice Light(Y)ear, di cosa si tratta?

Venice Light(Y)ear è una startup innovativa e società benefit e ha acquisito il diritto, vincendo una gara d’appalto nel mese di novembre del 2020, di riqualificare la straordinaria Isola di San Servolo, un’isola eccezionale di fronte San Marco quindi città antica di Venezia. Nasce come convento benedettino nell’800 per poi diventare, quasi dopo mille anni, un manicomio. Nei tre secoli successivi diventa un ospedale psichiatrico e nel 1978 viene acquisita dal Comune di Venezia che la riqualifica dal punto di vista ambientale.

Il progetto ricalca una simbologia, non un simbolo della riqualificazione ma qualcosa che porta addirittura ad un’altra dimensione. Simbolico è contrario di diabolico, ed oggi un progresso sostenibile non deve mettere semplicemente assieme uomini e donne, ma menti e cuori accesi perché solo unendo le forze possiamo andare lontano. 

La riqualificazione avviene attraverso cinque azioni ben precise: il lighting, da qui Venice Light(Y)ear che “porta la luce”, convertendo 1934 punti luce in tecnologia a LED, con un risparmio del 60% della spesa energetica; sei gazebi fotovoltaici, per la prima volta a Venezia con il placet della Soprintendenza per i Beni Archeologici, che si integreranno nella straordinaria natura e arte dell’isola. Isola che oggi è considerata l’Isola del design, e ospita 35.000 persone all’anno e oltre 100 convegni chiaramente in condizioni ordinarie. Ma siamo andati oltre, abbiamo inserito addirittura B(Y)S 3.0, una tecnologia pedonale-solare certificata InfiniyHub e sottoposta ad un’altra campagna l’estate scorsa. Tecnologia richiesta espressamente dalla Soprintendenza per l’implementazione nell’isola. Una location perfetta per la quantità di marciapiedi esposti al sole verso sud, che permettono di installare del vetro fotovoltaico antiscivolo e calpestabile dove è possibile camminare e unitamente produrre energia.

Siamo oggi alle prime installazioni definitive anche su Milano. In Regione Lombardia abbiamo vinto un contributo pubblico che ci permette di selezionare alcuni tratti, anche tra Piazza Gae Aulenti e City Life. 

Stiamo parlando di una valutazione pre-money di 132.000 euro, con obiettivo minimo di 50.000 euro, 20 giorni rimasti per investire, e un equity pari al 27,5% della start-up. 

Ci spingiamo verso l’obiettivo massimo di 132.000 euro. La campagna è partita bene, ci sono già 10 persone fisiche, tanti artigiani e persone giuridiche stanno andando in CDA in questi giorni, quindi non v’è dubbio che sarà la nostra 11esima campagna di successo. Nonostante il progetto non sia grande come gli altri, con un valore totale dell’investimento di 396.000 euro, è una divisione straordinaria perché rappresenta l’unione tra il pubblico e il privato, la prima operazione di equity crowdfunding su un’opera pubblica, green addirittura, che ha avuto come partner la ESCo veneta Global Power Service e InfinityHub come mandatario di un raggruppamento temporaneo d’impresa che poi è diventato una società di scopo. L’unione tra pubblico e privato è possibile. Ne avevamo testimonianza nell’isola grazie al design, ma andando ad investire e facendo partecipare i cittadini in un’opera pubblica, abbiamo chiuso il cerchio e possiamo andare di conseguenza verso la crescita e la moltiplicazione dei progetti di InfinityHub. 

Qual è il ritorno di questo progetto?

Grazie alle detrazioni le persone fisiche possono beneficiare oggi in maniera certa del 30% di detrazione che porta al 7% del rendimento. Se le linee attuative saranno efficaci si potrebbe ottenere il 50% di detrazione arrivando in doppia cifra quindi al 10% di rendimento medio annuo per le persone fisiche. Per le persone giuridiche siamo sull’ordine del 3-4% proprio perché un’azienda entra in questo progetto anche per una questione di comunicazione e marketing. Infatti, un’isola straordinaria di fronte Piazza San Marco a Venezia è qualcosa di interessante e di grandissima bellezza, oltre all’aspetto accademico dato dalla presenza nell’isola di 10 università internazionali, Ca’ Foscari e IUAV.

Parliamo un po’ di InfinityHub. State finanziando progetti che vanno a buon termine, sempre sotto il cappello di InfinityHub. 

Oggi siamo all’11esimo progetto e ne abbiamo già altri tre in cantiere, dallo sport, alla mobilità elettrica, all’eolico, al socio sanitario, al centro commerciale. In Venezia, siamo al 50% di un altro progetto, RE(Y) Venezia, fatto sul retail. Abbiamo validato un modello che si può replicare. Siamo in contatto con una delle Big Four per la valutazione dell’azienda e per sottoscrivere un accordo per il terzo round di InfinityHub per un aumento di capitale in crowdfunding nel mese di aprile. Le risorse e la liquidità che entreranno andranno ad integrare il patrimonio netto e serviranno per la quotazione in Borsa non più tardi di Pasqua ’22. 

Quanto è cresciuta la valutazione di InfinityHub dal primo round al terzo?

Appena nati, il 22 giugno 2016, entro l’anno abbiamo fatto il primo round con un valore di circa un milione di euro di pre-money. Un anno e mezzo fa siamo arrivati a 9.950.000 euro di pre-money. E’ ragionevole parlare oggi, dopo un anno e mezzo, di circa il triplo, superiore ai 30 milioni di euro. Queste sono le aspettative anche in base alla joint venture che abbiamo sottoscritto, soprattutto sul socio-sanitario. Per noi, il 2020 è stato un anno straordinario di crescita su opere di riqualificazione di edifici socio-sanitari, anche ospedali interi e strutture accessorie. Offriamo un pacchetto di riqualificazione che va a toccare oggi il tema del Superbonus, con lighting, storage, cappotti, infissi e riscaldamento termico.

Siamo abituati a fare cose che non sta facendo nessuno, ma nella fase di scaling-up andiamo anche in moltiplicazione di cose che abbiamo già fatto. Il Superbonus è un interessante boost che da lavoro alle imprese e apre alla questione educativa con un’esperienza da parte di persone fisiche, aziende, retail e condomini. Si può lavorare anche sulle Onlus e fortunatamente per noi ci stavamo già lavorando, e il Legislatore ha mirato con precisione ad un settore che sta crescendo, di aiuto, e di condivisione di progetti sostenibili.

Come ci si sente quando all’inizio si lavora per farsi conoscere e poi si passa che gli altri ti chiamano?

Non bisogna mai fermarsi. In fase di crescita bisogna comunque mantenere i valori che si avevano all’inizio. In un processo educativo legato alla sostenibilità, dove sostenibilità significa capace di futuro, e capace di futuro significa coinvolgere più persone possibili soprattutto in questo momento difficile, vedere che le istituzioni e le prime banche italiane ci stanno affiancando anche per suggerirci ai loro clienti più grossi è interessante. Due settimane fa un top manager della prima banca italiana accennava come un modello così strutturato come quello di InfinityHub può addirittura migliorare il merito creditizio delle aziende stesse, perché possono essere contaminate da questo processo razionale, scientifico e di unione di intenti tale per cui sia migliorabile anche il loro core business. E questo è il maggior successo che ci possa essere!

“Numera Stellas si potes”

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