Lettera di speranza del più giovane nuovo azionista.

Caro Max,

giusto per fare un po’ di sintesi mi permetto di inviarti una mail rappresentandoti la mi esperienza di speranza gravitante attorno a ciò che stiamo costruendo.

“Se insisti e resisti raggiungi e conquisti” Carlo Alberto Salustri (1871 – 1950), poeta e favolista italiano. Niente di più vero da queste parole che mi hanno accompagnato per tutto il percorso della mia vita…

“Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.

Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.

I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.”

Quando ho ascoltato per la prima volta questa frase, ho accolto in me un senso di pace di cui avevo estremamente bisogno. È stato un momento in cui il tempo si è fermato per rassicurarmi, per dirmi: “È tutto ok!” Io che, ero uno tra quelli citati nella frase sopra, un ventiduenne preso da molte distrazioni: è vero, come la maggior parte dei ragazzi della mia età, ma a differenza loro,almeno per alcuni, già si vedevano nel loro futuro e sapevano ciò che volevano fare “da grandi”. C’era chi era nato con un talento, e quindi la vita già gli aveva suggerito in maniera evidente cosa fare. Vedevo chi aveva attraversato una serie di esperienze e da quelle, magicamente, aveva trovato ciò che amava fare. C’era chi aveva proseguito il corso di studi prendendo l’università; una scelta molto coraggiosa, molto matura secondo me. Prendi in pugno la tua vita e decidi di tracciarti la rotta. Quello che in realtà volevo fare anch’io ma non sapevo da dove iniziare; mi ritrovavo con questa fiamma accesa dentro di me che come un uroboro mi rendeva l’anima dannata a cercare qualcosa che avrebbe potuto saziare quella fame. Ci sono stati dei piccoli snack, ma niente che poteva fermare il brontolare del mio stomaco.

Tutto questo si è prolungato anche per alcuni anni dopo, e quando si dice piove sul bagnato, si sono aggiunte anche una serie di circostanze negative, che hanno messo in discussione anche la parte più profonda del mio IO, del mio carattere.

Non era la prima volta, come succede ad alcuni di noi, di fare dei viaggi introspettivi; ma questo è stato così profondo che mi ha scatenato l’agire; l’attuare quelle riflessioni che siamo soliti mantenere unicamente all’interno della nostra mente.                                                                                                                                                                                  Così ho iniziato e sono ripartito… Cercando di mantenere forte e trovare senso al legame tra mente, riflessioni e vita di tutti i giorni, ho incrementato le mie attività riempiendo ancora di più la mia giornata, per esempio, con attività che spaziano fra volontariato per alcune associazioni (F.A.I. e Greenpeace) a corsi di formazione e conferenze, lasciandomi pochissimo tempo vuoto. Ovviamente tutto questo è stato accompagnato da un modo di pensare innovativo, abbracciando l’energia prodotta dal pensiero positivo e vedendo il bicchiere mezzo pieno nella moltitudine di situazioni che mi capitavano.

Pian piano mi sono lasciato guidare dal mio istinto, assaporando e valutando le emozioni che venivano prodotte da una determinata esperienza. Questo mi ha permesso di chiarificare, tra le molteplici cose che mi interessano, quali erano quelle che mi rapivano anima e core.

Quando io ho iniziato a sorridere alla vita, Lei lo ha fatto con me.

Questa mi ha avvicinato alle cose di cui avevo bisogno, portando nuove persone nella mia vita, occasioni, fortune.

Si stava per concludere l’anno 2016 e negli ultimi mesi, un pomeriggio, navigando all’interno di un social network mi imbatto nella pagina FB sponsorizzata di InfinityHub, ed a primo impatto capisco che tratta di GreenEconomy, un settore per me bellissimo, ma che per mancanza di titoli o esperienza nessuno mi ha dato modo di poterne fare parte.

Entro all’interno del sito internet di InfinityHub (http://www.infinityhub.it/) e dopo essermi fatto un’idea più chiara della realtà, con lo stesso entusiasmo di un bambino felice che entra in un negozio di giocattoli, chiamo il numero telefonico riportato alla fine della pagina. Dopo pochi squilli mi risponde una persona, con la quale da subito, mi sono trovato a mio agio. Te l’amministratore della società: Massimiliano Braghin.

Abbiamo parlato circa una quarantina di minuti al telefono con molta enfasi e come me, anche te, tra le altre cose mi hai raccontato il percorso che ti ha portato a costituire la società!

Io sono stato davvero felice di ascoltare una persona così lungimirante da creare una realtà che fosse da supporto a 360° per le aziende cleantech, una realtà che avrebbe significato qualcosa di importante per lo sviluppo del mercato italiano della GreenEconomy.

Oltretutto, avevo la possibilità di entrare a far parte di questa realtà direttamente, acquistando il mio pacchetto di azioni e sentirmi finalmente parte integrante, coinvolto in un mercato che ha bisogno di tutti e che tutti facciano del loro meglio per accelerare i tempi e rendere imminente quel futuro che sembra essere come sabbia sfuggevole nel palmo della mano.

Seguendo questo mio nuovo motivo di entusiasmo, ho visto chiudersi positivamente la campagna di Crowfounding in un tempo veramente breve; non potevo essere persona più felice, perché una volta affermato, questo treno merci, poteva solo che partire ed andare sempre più veloce!

Così InfinityHub ha iniziato a promuovere progetti ed io, in particolare, ho sentito molto vicino uno di questi, vedendo la stessa vision di coloro che hanno aderito al progetto.

Passano ancora un paio di giorni e casualmente, una domenica, trovo parcheggiata in centro a Foligno un auto elettrica con attaccato un adesivo dove c’era scritto:”UMBRIA GREEN CARD” ed un numero di telefono. Presi i riferimenti, ho visto su internet di cosa si trattava e sono rimasto incredibilmente contento di trovare in Umbria un’azienda così all’avanguardia che era riuscita a creare qualcosa tra turismo e mobilità sostenibile. Quindi l’8 Febbraio, ho telefonato a Route220 Spa azionista fondatrice di InfinityHub, e scelta dalla stessa per promuovere il progetto SM(Y) (http://www.infinityhub.it/project/smy-sustainablemobility/); progetto che riguardava la mobilità sostenibile, con coinvolgimento dei singoli cittadi, ed ho richiesto un po’ di informazioni.

Ragionando al core business di entrambe le aziende e vedendo che apparentemente erano nello stesso mercato, ma lo affrontavano con delle caratteristiche qualitative tipiche differenti, credevo davvero tanto poteva esserci motivo di collaborazione. Quindi ho incrociato le dita e sperato nella lungimiranza degli imprenditori! Sono riuscito ad ottenere un colloquio con l’amministratore di Umbria green card, informandolo prima del progetto SM(Y) e poi che c’era la possibilità di fare squadra per raggiungere un obbiettivo comune al disopra delle aspettative di tutti. Si instaurò da subito un ottimo rapporto con Luciano Zepparelli amministratore di Umbria green card. Ti ricontatto e per telefono e ti aggiorno su quello che avevo fatto e te al volo, oltre che a ringraziarmi e darmi fiducia, hai organizzato una conference call fra tutti noi che ci ha permesso di presentarci e conoscerci meglio. Successivamente siamo riusciti ad incontrarci in un primo colloquio te, Luciano ed io. Vedendo che c’era sintonia e possibilità di collaborazione abbiamo deciso di vederci, di nuovo, per un secondo colloquio, nel frattempo ci hai proposto via mail una bozza di partnership. Così l’11 aprile del 2017, dopo quindi solo 2 mesi, con la presenza di Franco Barbieri, amministratore delegato di Route220, abbiamo firmato la joint venture (http://www.infinityhub.it/2017/04/12/progetto-smy-umbria-joint-venture-fra-infinityhub-techne-route220-leonardo-galardini/), che porterà a settimane la creazione di una Società veicolo a capitale diffuso per la realizzazione del primo circuito di colonnine per la ricarica delle auto elettriche delle ragione Umbria. Non puoi immaginare l’entusiasmo di vedere un qualcosa realizzarsi e prendere forma concreta, tangibile! Dopodiché abbiamo concluso l’incontro pranzando tutti insieme!

Questa è la mia storia, l’inizio della nostra storia.

Che possa essere un incentivo per coloro che hanno un desiderio, una passione, un’idea ma che ancora non hanno realizzato.

Che possa essere un motivo in più per collaborare in un settore che ha bisogno di alleanze piuttosto che guerre.

Grazie Max…

Uniti possiamo cambiare il mondo.

 

Leonardo Galardini.

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